In 2 anni, un pannello solare compensa il suo impatto sull’ambiente
Per produrre un pannello solare è necessario utilizzare energia: il silicio, elemento fondamentale in questa tecnologia, viene fuso in forni elettrici che, nella maggior parte dei casi, sono alimentati con combustibili fossili. Quanto è sostenibile utilizzare tecnologie che nella loro vita non inquinano, ma che per essere prodotte utilizzano processi che non possono certo essere definiti “sostenibili”? Wilfried van Sark, dell’Università di Utrecht, nei Paesi Bassi, insieme ai suoi colleghi ha provato a dare una risposta. Eccola: nel 2014 abbiamo raggiunto il punto di pareggio, i vantaggi derivati dalla generazione di energia solare hanno superato gli effetti negativi legati alla produzione dei pannelli.
Il debito di carbonio dei pannelli solari
A causa della quantità di energia necessaria per produrlo, un pannello solare appena montato ha sulle spalle un ‘debito di carbonio’ che, nel corso del suo ciclo di vita, deve ripianare. Insomma, nelle prime fasi di vita, un pannello solare tradizionale è ancora parte del problema dell’inquinamento e non la soluzione. Questo aspetto non è sfuggito agli scettici che sono arrivati ad affermare che i pannelli solari non sono la soluzione alternativa ai combustibili fossili. Ma i dati parlano in modo differente. Wilfried van Sark e colleghi hanno elaborato un’analisi dettagliata e pubblicata su Nature Communications. Utilizzando decine di studi, il gruppo di ricerca ha calcolato l’energia necessaria per produrre tutti i pannelli solari installati nel mondo tra il 1975 e il 2015 e le emissioni di anidride carbonica connesse alla loro produzione. Hanno quindi esaminato l’energia pulita che tutti i pannelli hanno fornito fin dalla loro installazione e la corrispondente quantità di anidride carbonica evitata.
Processo produttivo sempre più a basso impatto ambientale
Numeri alla mano, i ricercatori dell’Università di Utrecht hanno scoperto che i pannelli solari prodotti attualmente sono responsabili, in media, di circa 20 grammi di anidride carbonica per chilowattora prodotto durante la loro vita, che è stimata in circa 30 anni. Un dato ben al di sotto dei 400-500 grammi prodotti dai pannelli solari commercializzati nel 1975, ormai quarant’anni fa. I numeri dimostrano che la quantità di tempo necessaria perché un pannello solare restituisca il suo ‘debito iniziale’ utilizzato per produrlo è passato dai 20 anni dei primi pannelli prodotti, ai due anni o meno dell’ultima generazione di pannelli solari.
Il team ha inoltre rilevato che ogni volta che la capacità solare nel mondo raddoppia, l’energia necessaria per fare un pannello scende di circa il 12 per cento e, analogamente, le emissioni di anidride carbonica si abbassano del 17-24 per cento. In altre parole, più pannelli vengono messi in commercio, più il processo di produzione diventa efficiente e meno costoso.
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Fonte: Lifegate
Data: Gennaio 2017
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