L’Europa non fa abbastanza per lottare contro i cambiamenti climatici, 10 famiglie le fanno causa
Sono dieci le famiglie che si sono rivolte alla Corte di Giustizia europea per denunciare l’inadeguatezza del target di riduzione delle emissioni climalteranti al 2030. Le famiglie provengono da Germania, Portogallo, Romania, Francia, Italia, Svezia e da altri paesi non europei e ritengono che la riduzione delle emissioni nazionali di gas serra di un minimo del 40 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 sia inadeguato. Tale target non è sufficiente a far fronte alla concreta necessità di prevenire il rischio climatico ed è insufficiente a proteggere i loro diritti fondamentali di vita, salute, occupazione e proprietà. Esse sostengono che, a fronte di quanto sancito dal diritto europeo e internazionale, l’obiettivo di riduzione sia troppo basso e ritengono che l’Unione abbia il dovere legale di non causare danni e di proteggere i diritti fondamentali dei suoi cittadini.
Anche una famiglia di Cogne tra i ricorrenti
Tra le famiglie anche una italiana, di Giorgio Elter che vive a Cogne, produce alimenti biologici locali e gestisce un piccolo bed & breakfast, completamente dipendente dal turismo e in particolare dalle opportunità di arrampicata su ghiaccio della regione.
In nome della #legge: l’azione per il clima nei tribunali
I querelanti di 8 Paesi hanno citato in giudizio le istituzioni dell’EU con l’accusa che l’obiettivo europeo per il 2030 sia inadeguato a proteggere i loro diritti fondamentali #PeoplesClimateCasehttps://t.co/ZMqF29qSct pic.twitter.com/pAoiJdE7jk— Cmcc (@CmccClimate) 13 giugno 2018
La famiglia non è solo testimone dello scioglimento dei ghiacci, ma anche di cambiamenti significativi della temperatura.
“Non possiamo […] rimanere silenziosi agli impatti dei cambiamenti climatici che mettono in pericolo il futuro dei nostri bambini. Lo scioglimento dei ghiacciai, che sono la nostra importante riserva di acqua dolce e il nostro unico reddito durante la stagione invernale, non riguarda solo noi; insieme all’aumento della temperatura, causa anche significativi danni alle attività agricole a valle. Per noi, questa azione legale è molto importante per sensibilizzare i nostri responsabili decisionali e le istituzioni sovranazionali sulla necessità di adottare azioni e misure più radicali per fermare questi impatti prima che diventino irreversibili e sia troppo tardi per tutti noi”, ha detto Elter.
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Fonte: Lifegate
Data: Luglio 2018
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