Rinnovabili vs fossili: l’energia sporca non è più così conveniente
Nonostante la disparità di incentivi e sussidi, le fonti fossili stanno perdendo il vantaggio economico che per anni hanno vantato sulle energie rinnovabili. A rivelarlo è un nuovo documento dell’Agenzia internazionale dell’Energia IEA, confermando quello che oramai è sempre più evidente: la distanza tra energia pulita ed energia sporca si sta rapidamente colmando. Il rapporto – intitolato Projected Costs of Generating Electricity: 2015 Edition – è stato prodotto in collaborazione con l’Agenzia per l’energia nucleare (NEA) e calcola il costo di produzione dell’energia elettrica da diversi tipi di nuove centrali in 22 differenti paesi, tra cui Brasile, Cina e Sud Africa.
E nel dettaglio gli autori mostrano come tale costo (il “levelised cost of electricity” o LCOE), per fonti come eolico e solare, sia nettamente diminuito dal 2010 a oggi anni grazie, in primis, al rapido progresso tecnologico. “I costi delle tecnologie rinnovabili – in particolare quelli associati al fotovoltaico – sono calati significativamente nel corso degli ultimi cinque anni”, afferma il rapporto. “Queste tecnologie non presentano più i valori anomali del passato”.
Il costo medio di produzione solare, ad esempio, – tenuto conto degli investimenti, e di tutte le altre voci di spesa – è ora di circa 200 dollari il MWh, in diminuzione dai 500/MWh del 2010. In confronto, il costo dell’energia di base per combustibili come il gas o il carbone è circa 100 dollari il MWh. Ma, secondo quanto riportato nel documento IEA, nei paesi caratterizzati da abbondanti risorse naturali, un mercato adeguato e quadri normativi stabili, i progetti su scala utility di eolico e solare, soprattutto on shore, sono oggi perfettamente comparabili e spesso più convenienti di quelli a base di carbone, petrolio e gas. Nelle regioni soleggiate, il fotovoltaico potrebbe fornire elettricità a meno di 100 dollari / MWh entro il 2025, mentre di pari passi, ad esempio, l’elettricità dal carbone potrebbe diventare fino al 70 per cento più costosa con l’applicazione delle norme che richiedono nuovi impianti sistemi per catturare le emissioni di carbonio.
Fonte: Rinnovabili.it
Data: Settembre 2015
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