Piccoli impianti di energia solare illuminano l’Africa rurale

Piccoli impianti di energia solare illuminano l’Africa rurale

Oggi, nell’Africa sub-sahariana, il 68 per cento della popolazione – oltre 600 milioni di persone – non ha accesso all’elettricità. La domanda elettrica è in crescita e per soddisfarla sarebbero necessari grandi investimenti per migliorare gli impianti e la rete di distribuzione. La soluzione arriva da impianti fotovoltaici autonomi (stand alone) che assicurano la fornitura di elettricità a prezzi contenuti.

125mila famiglie possono usare l’elettricità durante la notte

Off Grid Electric, una start up africana, sta elettrificando alcune aree rurali della Tanzania e del Ruanda, e a breve anche della Costa d’Avorio, con piccoli impianti fotovoltaici.

Il progetto di Off Grid Electric fornisce energia elettrica a 125mila famiglie e dà lavoro a mille persone. I costi sono contenuti. Ogni famiglia o impresa può scegliere tra tre diverse proposte economiche che si differenziano per le dimensioni del pannello solare fornito. Il pacchetto comprende anche un piano di assistenza di cinque anni nel caso di guasti.

Con 7 dollari al mese si possono avere quattro punti luce e caricare un telefono cellulare. Dopo tre anni, l’impianto diventa di proprietà della famiglia o dell’impresa che lo utilizza. Un prezzo in linea con il costo della fornitura mensile di cherosene che, nelle aree rurali, è di circa 4-5 dollari ma l’impianto fotovoltaico è molto più sicuro per la salute oltre a essere una soluzione senza impatti sull’ambiente, azzerando le emissioni prodotte dalla combustione del cherosene.

I clienti pagano il 10 per cento del loro pacchetto in anticipo, il resto è finanziato attraverso rate mensili. I pagamenti vengono raccolti tramite la telefonia mobile, un metodo popolare nel continente africano. Nel caso in cui un cliente non possa tenere il passo con il piano stipulato, Off Grid Electric risponde con una certa flessibilità, bloccando il contratto solo dopo diversi mesi di rate non saldate. Fino a oggi la maggior parte degli utenti è riuscita a rispettare il contratto sottoscritto.

Fonte: Lifegate

Data: Gennaio 2017

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