Trump rilancia la costruzione degli oleodotti americani
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Donald Trump ha firmato l’atto che rimette in campo la costruzione degli oleodotti Keystone XL e Dakota Access. Secondo quanto annunciato dallo stesso Trump la realizzazione delle le due infrastrutture “porterà alla creazione di 28mila posti di lavoro e tutte le strutture saranno prodotte in America, come ai vecchi tempi”.
Il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, in una conferenza stampa ha detto che l’obiettivo di Trump è quello di trovare un equilibrio tra la protezione dell’ambiente e progetti che possono creare posti di lavoro e stimolare l’economia. “Zone come Dakota pipeline e Keystone sono in grado di aumentare posti di lavoro, far crescere l’economia, e contribuire all’approvvigionamento energetico degli Stati Uniti,“ ha detto Spicer.
La realizzazione dell’oleodotto Keystone XL di TransCanada Corp era stata respinta dall’ex presidente Barack Obama, così come aveva bloccato il progetto Dakota Access da 3,8 miliardi di dollari della Energy Transfer Partners LP, fortemente contrastato dalle popolazioni native americane.
L’appoggio di Trump alle lobby del petrolio
Le mosse messe in campo da Trump confermano i suoi programmi elettorali a favore delle lobby fossili per dare loro maggior libertà di costruire nuove infrastrutture, creare posti di lavoro ed eliminare i colli di bottiglia legati al trasporto dei combustibili fossili. Ma Trump sembra ignorare gli ultimi dati emersi dall’U.S. Energy and Employment Report, secondo cui il solare crea più posti di lavoro di petrolio, gas e carbone insieme.
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Fonte: Lifegate
Data: Gennaio 2017
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